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Immagine del redattoreChristina Pedetta

Diversità come Valore

Questi tempi particolari, fatti di reclusioni, pandemie e incombenze di interessi politici e dunque economici, hanno portato in evidenza la distrofia mentale ed emozionale del sistema in cui siamo sommersi.


Questa evidenza è una possibilità per risvegliarsi al vero stato delle cose che ognuno ha costruito all’interno dei propri nuclei familiari ed interpersonali.


Le relazioni familiari, in questi particolari tempi, hanno portato alla “luce” i caratteri divisivi anziché unificativi che un nucleo famigliare dovrebbe aver maturato.

Gioia e sostegno reciproco, pur avendo delle diversità, dovrebbero essere garantiti perché questo è il fondamento, la base di ciò che viene considerato unione, un “voto” di fede e lealtà.


Ma la ragione per cui queste distrofie accadono, continuano ad accadere e sono accadute, sono date da presupposti del vivere su basi distorte come; il bisogno, la co-dipendenza, antitesi queste del vero concetto dell’Amare.


Inglobati da una formazione dualistica dell’amore, in cui il possesso, l’apparenza di fronte ad un gruppo di appartenenza, ed il soddisfacimento di buchi esistenziali, impera e le coppie e dunque anche le famiglie hanno iniziato a sgretolarsi per mostrare il loro Vero volto.


Se una relazione umana non si fonda e non si eregge sull’Unitarietà, annichilendo il proprio io per il bene comune, per il senso di famiglia o di coppia, l’Amore non sussiste.


Desiderio, aspettative, ambizioni dell’io sono solo alcune delle componenti, che voltandoci a guardare dietro le spalle, sono state coltivate, convinti che fosse un dettame d’amore.


Non si è compreso che la relazione, il fidanzamento e la coniugazione non sarebbero stati altro che l’inizio di un esperimento dell’Amare.

Attimo dopo attimo, si compongono lezioni di vita, consapevolezze su noi stessi e si conosce l’altro, la propria scelta, ci si accorge della propria parte femminile / maschile che si toccano e così gli stati profondi dell’Essere sono richiamati ad aprirsi, svilupparsi, ad evolvere.

E tutto questo movimento, molti, non tutti, non lo hanno compreso.


Giorno dopo giorno per 7, 14, 21, 28 e 50 anni, si è perpetrato il non ricordo dell’Amore fra compagni di vita, tenendo fra le mani solo una collezione di non detti, di repressioni, di scelte non fatte o fatte contro voglia, rancori, pregiudizi, costrizioni dovute per “i figli” ecc ecc ecc.

Il nostro compagno di vita diviene un nemico che vive in casa, ed una vita grigia di malattia pervade questa esistenza.


Ma poi accade l’impensabile, il mondo attorno alle nostre piccole ossa crolla, crollano tutti i capitelli delle abitudini e velocemente tutte quelle diversità naturali fra familiari esplodono, trovando legittimità ad essere espresse. L’essere diverso nel pensiero e nel sentire diviene una condanna con una sola prospettiva, sopportare, aspettare, sopportare, soccombere.


Ma questo aspetto è solo una parte che rimaneva nascosta di quello che in due è stato costruito e questa epoca, è arrivata per portare VERITA’ e dunque PACE.


Ora esiste l’altro volto su cui specchiarsi con coraggio e resilienza, esiste la possibilità di risvegliarsi al proprio Se illuminato per mantenere quella unicità che si chiama diversità. Perché essa non è altro che un valore e non una condanna.


E’ giunto il momento che il gioco vizioso diventi virtuoso, cambiando tutti quegli assetti di vita, di relazione di famiglia e di lavoro.


Il Tempo, dona saggezza per rivelare ciò che abbiamo visto essere deforme dall’Amore, per trasformarlo in quello che è un semplice sorriso, un ridere di gioia con la propria famiglia, con i propri figli a cui si è data la vita.


E’ tempo di riassetto del nostro asse emozionale, senza più parametri passati ma solo con la prospettiva del diritto a sperimentare l’Amore.


E’ tempo di cambiamento, della forza del leone nel cambiare il nostro midollo osseo e se necessario allontanarci per Amore e con cura.


Dobbiamo tornare a sperimentare l’Amore Divino della devozione per gli essere Umani, che hanno le stesse difficoltà e maleducazioni he sono in noi.

E solo con chi è pronto e con occhi sinceri chiede cambiamento potrà essere aiutato.


Noi siamo nemici di noi stessi, agglomerati da una illusione che non dovrà più comandare le nostre emozioni, gestire le nostre azioni nel vivere quotidiano.


Non siamo nemici degli altri, usiamo garbo e gentilezza, nel tono, nel modo di comporre le frasi, nessuno vuole il male di nessuno se tu non vuoi il male di altri.


Per coloro che stanno aspettando l'amato che arrivi, è bene che smetta e che lo cerchi prima dentro di se. L'amato è già parte di noi.


Incontrare la propria anima compagna quando non si è pronti, il massimo che accade è che non si incontra. E sarà del tutto inutile proiettare sull’altro quell’amore che tanto desideriamo ricevere e donare.


Entrambe le parti debbono raggiungere la stessa maturità di lezioni , di esperienza, di evoluzione, in questo modo l’esperienza dell’unitarietà potrà affacciarsi.


Occorre cesellare prima dentro di noi, in ogni cellula, elettrone, molecola di acqua del nostro corpo, la completezza, lo stare in pace e nel bene con se stessi e desiderare amore e prosperità, stare nell’abbondanza del Cuore, pulendo il bisogno di essere amato, il bisogno di essere accettato, il b i s o g n o.

Si ama e basta, nel rispetto e nello scambio reciproco in equilibrio.


Questo sviluppa una relazione nella consapevolezza di che cosa è l’Unità dentro di noi. E’ Il contemplare il Divino che già vive in noi.

Il rapporto che si crea con l’altro, è il riflesso del rapporto che si ha con il proprio Sè Superiore.

Quando impareremo ad Amare noi stessi in ogni aspetto del nostro essere, in ogni aspetto della nostra esperienza umana, allora l'Amore Divino per il Sè diventerà Sovrano.


A questo stadio della crescita spirituale, lo specchio, il riflesso del perfetto amore per il Sè si manifesterà tangibilmente nella vita.

Arriverà a i nostri occhi e l’altro ci riconoscerà.

Questa è legge Divina, senza inganno.


Ma intanto ricostruiamo in Amore tutte quelle parti dilagnate, trasformiamo dentro le nostre famiglie.

Abbiamo tutti subito l’inaspettato in questi tempi per risvegliare il vero senso della vita, della coppia, della famiglia.


Dedicato a tutte quelle persone che ho incontrato nelle sessioni di Lettura che si sentono ai margini delle loro famiglie.

Con Amore Christina Pedetta

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